cover il mago è bello

Ti piace la magia, ma non hai un drago come parente? Sei talmente nerd che vuoi studiare anche in un mondo fantasy? PUOI FARE IL MAGO E SODDISFARE LA TUA SETE DI CONOSCENZA. Ricorda solo di prendere il sole ogni tanto.

Cosa È il MAGO

Il Mago è l’incantatore definitivo che, dopo una vita di studio e sacrifici, ha finalmente ottenuto il potere di controllare e modificare le leggi stesse della realtà, ma poi viene messo in secondo piano dagli Stregoni perché fanno più danni. Ciò che lo contraddistingue dagli altri incantatori arcani è la possibilità di conoscere e lanciare una varietà enorme di magie, fintanto che uno gnomo non gli ruba il libro degli incantesimi. Il mago possiede più archetipi di tutte le altre classi del manuale, la maggior parte dedicata alle varie scuole di incantesimi, permettendo di interpretare qualunque tipo di specialista della magia, per quanto specifico.

PerchÈ È bello

Il Mago è la classe perfetta per chi desidera la versatilità e la varietà di scelta: la sua enorme lista degli incantesimi permette di avere la risposta pronta ad ogni situazione e le numerose specializzazioni soddisfano un’ampia gamma di ruoli e stili di gioco diversi, anche se il più comune ed efficace rimane il controller.

Per quanto i primi livelli siano più difficili, la potenza del Mago
cresce enormemente all’aumentare del numero di slot e dei livelli incantesimo, ancora più degli altri incantatori. A livelli alti sarà un impresa per il master trovare ostacoli che non possiamo affrontare (escluso un Campo Antimagia grosso quanto la galassia).

I numerosi archetipi hanno tutti un certo livello di utilità e sono in grado di modificare significativamente lo stile di gioco, andando dalla Scuola di Abiurazione, che trasforma l’incantatore in un tank, al Bladesinger, che permette di combattere in mischia, fino ad arrivare al rottissimo Divinatore, che può letteralmente decidere i tiri del master.

guida al mago

PerchÈ È bRUTTO

La varietà porta inevitabilmente alla complessità. Il gran numero di incantesimi tra cui scegliere ad ogni riposo in base alla situazione può facilmente sopraffare anche i giocatori intermedi.

In aggiunta, il Mago tende ad avere più incantesimi che punti ferita, che non è un modo per dire che ha tanti incantesimi: un critico fortunato da parte di una brezza leggera può mandarlo a terra secco e morto.

Un altro problema che riguarda i primi livelli è la dipendenza dagli slot incantesimo. Mentre altri incantatori sono forti anche senza di essi, come il Warlock, o hanno modo di recuperarli in modo efficiente, come lo Stregone, il Mago precipita in crisi da astinenza. Fortunatamente questo problema scompare completamente a livelli alti, grazie ad alcuni privilegi e alla tonnellata di slot ricevuti.

Infine, anche se più che un difetto è una particolarità della classe, essere un Mago costa: copiare eventuali incantesimi trovati in giro richiede tempo e denaro (se fosse gratis sarebbe al limite del broken). Ma soprattutto, perdere il Libro degli Incantesimi significa dimenticarsi una tonnellata di magie, rischiando di rovinare il personaggio perché i maghi sono vecchi e soffrono di demenza. Fate sempre copie di riserva da nascondere in Demipiani privati.

Conclusione

il mago è bello

Mago, nella sua essenza, è esattamente quello che vi aspettate: un potente incantatore con una deficienza di vitamina D ed una impossibilità intrinseca di rimorchiare senza ricorrere all’incantesimo Dominare (NON SI FA). Se riuscite a sopravvivere ai primi livelli, vi troverete con un Dio in grado di mandare a puttane ore di lavoro del Master semplicemente con un abracadabra.
Ma in fondo, il vero motivo per giocare Mago è invidiare la Metamagia dello Stregone.

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